Sostenibilità dei Cosmetici
Gli sforzi sostenuti a favore della sostenibilità sono comunicabili nell’etichetta del prodotto e quindi rappresentano un’ottima opportunità per l’impresa produttrice di cosmetici.
La certificazione di parte terza, in questo contesto, rappresenta uno strumento per dare evidenza della veridicità e trasparenza della comunicazione che viene fatta.
La sostenibilità è un tema sempre più oggetto di interventi e iniziative sia da parte di Autorità pubbliche che da parte di Organismi di normazione.
Ad oggi, tuttavia, non esiste un unico standard certificabile che abbia come oggetto la sostenibilità ambientale, etica ed economica.
Esistono però diversi standard volontari, che affrontano alcuni elementi del concetto di sostenibilità.
Alcuni standard che possono essere adottati dall’azienda cosmetica impattano direttamente sugli aspetti ambientali; tra questi troviamo:
- la ISO 14001, relativa a sistemi di gestione ambientale,
- la ISO 50001 relativa a sistemi di gestione dell’energia,
- la ISO 14040 relativa allo studio di vita del prodotto LCA
- l’EPD sviluppato in applicazione della UNI ISO 14025:2006 – Etichettatura Ambientale di Tipo III, che consiste in una dichiarazione ambientale di prodotto.
- l’utilizzo di carta e cartone certificati a fronte dllo standard PEFC per realizzare astucci e/o “bugiardini” è un’ulteriore impegno del produttore per rispettare l’ambiente.
Altri standard impattano maggiormente sugli aspetti etici; tra questi troviamo:
- la SA8000 che vuole valorizzare il comportamento etico dell’azienda produttrice
- la BS OHSAS 18001 relativa a Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Inoltre anche l’attenzione alla sostenibilità economica, come ad esempio all’equa distribuzione del prezzo all’interno della filiera cosmetica possono rappresentare un elemento di valorizzazione del prodotto cosmetico e dare evidenza del rispetto dei valori che afferiscono al sfera economica della sostenibilità; in questo senso interessante può essere l’applicazione dello standard “Valore Condiviso”.